Il Gatto delle Nevi: il felino cingolato amante della neve

laboratorio sci toscana

Sciare non significa semplicemente andare presso un laboratorio sci toscana a noleggiare l’attrezzatura per le piste e scivolare senza pensieri sui tracciati innevati. Dietro a tutto il divertimento delle piste da sci, si nasconde il duro e costante lavoro degli addetti alla manutenzione. Dai cannoni spara neve, ai maestri di sci, dagli addetti agli impianti di risalita, fino ad arrivare ai “gattisti”. Tutti si adoperano e collaborano perché la vostra settimana bianca sia sempre al top delle vostre aspettative. Ed è proprio dei gattisti e dei loro potenti mezzi che oggi vogliamo parlare. Intrepidi scalatori delle piste notturne, i gattisti, ogni notte, risalgono le piste da sci, per garantire agli sciatori le condizioni perfette per il giorno seguente.

laboratorio sci toscana

Il gatto delle nevicate

Sicuramente non è tra l’attrezzatura che potreste trovare presso un laboratorio sci toscana, ma è indubbiamente un alleato immancabile di ogni sciatore. Il gatto delle nevi è un veicolo a motore cingolato, strutturato per muoversi sulla neve.
La maggior parte dei gatti delle nevi è dotato di due set di cingoli con sospensioni Christie o Vickers. Altri invece possono addirittura avere un sistema più complesso con quattro o più cingoli. I cingoli sono usualmente fatti di gomma, alluminio o acciaio e guidati da un singolo ingranaggio (con denti per catena) su ogni lato. I gatti non vengono impiegati solamente sulle piste da sci. Molti sono utilizzati nelle spedizioni polari, oppure per entrare nelle aree paludose o a rischio sismico.
Il gattista, cioè l’addetto che guida il veicolo, non deve aver paura di patire il freddo, perché la cabina è progettata per resistere a temperature sotto zero e in condizioni di freddo intenso e forte vento. Una cabina riscaldata sicuramente aiuta a svolgere meglio il proprio lavoro.

L’avanguardia della tecnologia sulle piste da sci

Ma le agevolazioni per chi guida un gatto delle nevi non finiscono certo con la cabina riscaldata. Il gatto infatti è dotato di un parabrezza progettato per rimanere sempre pulito dal ghiaccio e dalla condensa, sia internamente che esternamente. Tutto questo è reso possibile grazie al rivestimento con materiali appositi, che riescono ad isolare termicamente il parabrezza. Inoltre i tergicristalli sono modificati in modo tale da avere dei raschietti esterni per una pulizia più incisiva del cristallo. La condensa è tenuta lontana anche da un flusso di aria calda che scivola lentamente sulla superficie del parabrezza. La cabina è insonorizzata così bene, che ad oggi l’unico rumore che si sente è quello della neve sotto i cingoli.
Per affrontare la neve, il gatto è dotato di una pala (anteriore) che è comandata dalla cabina attraverso un joystick. Inoltre la fresa posteriore, quando viene azionata, riesce ad ammorbidire la neve donando alla pista la classica forma a righe .

laboratorio sci toscana

Come si guida il gatto delle nevi

Si tratta di veicoli dalla potenza eccezionale. Addirittura 400 cv che, grazie alla conformità alla normativa sui gas di scarico “Stage IV/Tier 4 final” assicurano anche un ridotto consumo di carburante e il 90% in meno di emissioni di ossido di azoto e poveri sottili, offrendo prestazioni elevatissime che consentono di “arrampicarsi” praticamente ovunque senza troppe difficoltà.
Non esiste una vera e propria formazione standard per imparare a guidare i gatti delle nevi. Solitamente sono i più anziani e insegnano ai più giovani. L’importante comunque, come in ogni altra cosa, è usare il buon senso e la cautela. Questi veicoli sono estremamente potenti ed ingombranti e anche se la maggior parte del lavoro viene svolto durante la notte, non significa tralasciare le norme di sicurezza e la prudenza.
Non si sa mai chi o cosa si può incontrare sulle piste da sci in notturna.

L’invenzione del gatto delle nevi

Quello che in Italia è conosciuto come “gatto delle nevi”, nei paesi anglosassoni è invece chiamato “sky-dog”. Il cane delle nevi era stato ideato per sostituire le comuni e diffusissime slitte trainate dai cani (popolarissime alla fine del secolo scorso e nei primi decenni del ‘900).
Tra i primi veicoli che vennero costruiti, non possiamo non ricordare le motoslitte Bombardier, dotate ancora di carrozzeria in legno! Equipaggiati con motori Chrysler a sei cilindri con trasmissione automatica Loadlife, all’epoca il top della tecnologia, gli Sky-dog rappresentarono una svolta importante. Siamo negli anni ‘50 del ‘900, all’inizio di uno strepitoso successo. Nel 1959 la casa produttrice Bombardier (una delle prime e più conosciute e rinomate) produsse e vendette ben 225 gatti. Questo numero salì addirittura ad 8210 nei quattro anni successivi. Il successo lo si dovette in parte anche alla nascita di una nuova disciplina sportiva: la corsa in sky dog, ideate sempre per sostituire le corse con le slitte trainate da cani.

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