Comprensorio sciistico dell’Abetone: un sogno lungo 50 km

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Il comprensorio sciistico dell’Abetone, dove si trova uno dei nostri principali negozi di vendita e noleggio sci Toscana, è un vero e proprio paradiso per chi ama lo sci e gli sport invernali. Situato nel cuore della montagna pistoiese, conta oltre 50 km di piste, per un totale di circa 30 piste servite da 22 impianti di risalita. Si tratta dell’area sciistica più grande e meglio attrezzata del centro Italia. Rinomata a livello italiano, è particolarmente apprezzata per la qualità delle piste, le molteplici proposte sportive e un territorio ricco di una natura incontaminata da scoprire e ammirare nella sua immensa bellezza.

La suddivisione del comprensorio

L’area sciistica dell’Abetone è suddivisa in tre diverse parti. La prima zona è quella che si affaccia sul versante toscano ed è anche quella nella quale ritroviamo le pi famose piste del comprensorio: Selletta, Fivizzani, Riva. Nella seconda zona invece, quella sul lato emiliano del monte, troviamo le piste Zeno, Stucchi e Pulicchio. Infine nella terza sono comprese le piste della meravigliosa Valle di Luce, dove anche Sport Professional ha un altro negozio di vendita e noleggio sci Toscana.
Le piste Zeno sono state realizzate nel 1974, dal campione di sci, originario proprio dell’Abetone: Zeno Colò. Sono ricordate con simpatia per la presenza di simpatici “ovini” rossi e blu. Gli impianti oggi sono serviti da un impianto di risalita con cabine molto ampie, che riescono ad ospitare fino ad otto passeggeri contemporaneamente.

L’incendio doloso del 2003

A questa zona purtroppo è legato un brutto accadimento. Nell’ormai lontano gennaio 2003 l’impianto di risalita è completamente distrutto da un incendio doloso. A seguito di approfondite indagini, vengono trovati i responsabili di tale scempio. Un gruppo di ecoterroristi, vicini a Marco Camensch, è accusato del disastro provocato all’impianto.
A seguito di questo attacco, ci fu un decennio di stasi, durante il quale si pensò solo a ricostruire e dare un nuovo impulso al territorio. Finalmente nel 2000 gli impianti vennero rinnovati e il territorio tornò ad ospitare anche diverse manifestazioni prestigiose, come alcune edizioni della Coppa Europa di sci alpino, gare FISI e campionati italiani.
Il territorio venne riabilitato talmente bene che si pensa addirittura di tenervi una gara di Coppa del Mondo di sci alpino.

La storia dell’Abetone

Il comprensorio dell’Abetone affonda le proprie radici in un tempo veramente remoto. Per trovare tracce dei primi insediamenti in questi territori è necessario risalire fino al periodo del Granduca Leopoldo Asburgo-Lorena. Il Granduca aveva visto in questo territorio un’allettante collegamento con l’Alemagna. A differenza di Leopoldo, il Duca di Modena invece aveva mire militari sul territorio. Grazie all’intervento e alla volontà di questi grandi personaggi, nacque una strada che segnò la storia di questi luoghi per oltre cento anni. Il collegamento stradale che era stato realizzato fu il centro di fiorenti commerci e prosperi scambi. A testimoniare questo florido periodo, oggi ritroviamo le famose Piramidi di pietra, che tutti possono ammirare nella piazza centrale dell’Abetone.

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La ferrovia e l’unificazione d’Italia

Con il passare del tempo e la realizzazione del tratto di ferrovia Porrettana, la storia cambiò direzione. Purtroppo anche l’Unificazione d’Italia, contribuì a rendere obsolete e scomode strade e dogane dell’Abetone, costruite nel secolo precedente. Iniziò così un periodo piuttosto triste e di scarsa rilevanza per il comprensorio dell’Abetone. I pochi abitanti che vi erano rimasti doveva campare di castagne e raccolta di legna. Niente di più. Per fortuna però il futuro aveva in serbo per loro ancora qualche sorpresa.

Fine ‘800 e la prosperità dell’inizio del ‘900

Alla fine dell’800 nella zona decisero di stabilire dimore, ville e abitazioni, la nobiltà del tempo. Insieme alle abitazioni private, tornò il commercio: alberghi, ristoranti e boutique. Ancora oggi a guardare bene, possiamo trovare qualche traccia, delle facoltose ville che costellavano il territorio della montagna pistoiese del periodo.
E infine arrivò il 1900. Fu proprio all’inizio del secolo scorso che l’Abetone ebbe la fortuna di conoscere la sua prima e reale rivoluzione. Rivoluzione che si deve al fiorentino Farina Cini, di ritorno dalla Norvegia. A Cini, imprenditore e politico italiano, si deve l’introduzione degli sci in Toscana. Ancora sconosciuti in Italia, gli “ski”, così venivano chiamati, erano per lo più due semplici e dritte travi di legno legate ai piedi. Delle semplice travi, si ma che decretarono l’inizio di una nuova era per il comprensorio dell’Abetone e con esso anche il destino di tante attività di vendita e noleggio sci Toscana.
Scopriamo come e perché nel prossimo articolo!

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